Vai al contenuto

Disinfestazione Tarli del legno

I cosiddetti tarli del legno, chiamati anche “pulci del legno” o “insetti mangia-legno”, sono insetti infestanti appartenenti alla specie dei Coleotteri.

Il loro soprannome deriva dal fatto che si nutrono della polpa del legno, anche se soltanto durante il loro stadio larvale.

La specie di tarlo più diffusa in Italia è l’Anobium punctatum, il comune tarlo domestico che spesso si infiltra nelle nostre abitazioni.

Questa specie è in grado di adattarsi a diversi tipi di legno. Grazie alle loro piccole dimensioni, i tarli possono nascondersi tra i mobili, i parquet, le travi e qualsiasi altra struttura in legno. Dato che non è facile accorgersi della loro presenza, questi piccoli insetti sono in grado di distruggere i nostri amati mobili in legno, divorandoli dall’interno verso l’esterno.

Se anche tu stai affrontando questo problema, sappi che puoi fare qualcosa di pratico per proteggere i tuoi bei mobili! Oggi infatti abbiamo tutti gli strumenti necessari per affrontare le infestazioni di tarli e per evitare che questi insetti danneggino irrimediabilmente le nostre strutture in legno!

Quindi, se sei determinato a tenere lontani i tarli dai tuoi mobili, scopri tutto ciò che devi sapere sulla Disinfestazione tarli del legno!

Disinfestazione tarli del legno: Conoscere l'infestante per combatterlo!

I tarli del legno vengono definiti insetti “xilofagi” (dal greco “mangiatori di legno”) perché la loro dieta è costituita principalmente dal legno e dai polimeri da esso derivanti, come la cellulosa, la lignina e l’amido.

tarlo del legno
Come arrivano i tarli?

I coleotteri che si nutrono di legno si suddividono in diverse famiglie, ognuna delle quali predilige un diverso tipo di legno. Ecco un elenco delle principali specie che si sono diffuse nel nostro Paese:

  • Anobidi. Sono i comuni tarli del legno (Anobium punctatum). Hanno l’aspetto di un piccolo maggiolino e la loro lunghezza può arrivare fino a 3 millimetri. Il loro corpo ha un particolare colorito rosso- marroncino. Questi tarli preferiscono nutrirsi di un legno invecchiato, come quello delle opere d’arte, dei mobili e dei manufatti antichi. I danni provocati sono superficiali poiché le gallerie scavate non arrivano in profondità e non sono in grado di compromettere la stabilità di una struttura. Il loro ciclo vitale da larva dura fino a 3 anni, periodo durante il quale si nutrono del legno. Di questa famiglia fanno parte anche i tarli cosiddetti “orologio della morte” (Xestobium rufovillosum), che hanno le stesse caratteristiche dei loro fratelli Anobium, ma sono capaci di provocare danni molto più gravi. Essendo più grandi, sono capaci di scavare gallerie più larghe e più profonde, infestando aree molto estese e inficiando sulla stabilità di una struttura. Il loro appellativo deriva dal rumore ritmico e continuo che questi animali producono come richiamo per l’accoppiamento, sbattendo la testa contro le pareti delle gallerie che scavano. (A questo proposito, scopri come riconoscere il rumore dei tarli: Rilevatore acustico per tarli del legno)
  • Lyctidi. Sono molto piccoli e polverizzano qualunque tipo di legno nuovo o fresco come ad esempio quello del parquet, dei mobili e del battiscopa. Si tratta di una specie meno diffusa nel nostro Paese rispetto alle altre.
  • Ceramicidi. Questa è la famiglia di coleotteri più pericolosa. Si tratta di insetti che possono arrivare fino a 2 centimetri e capaci di scavare gallerie larghe fino a 1 centimetro. Prediligono nutrirsi della polpa delle travi e creano danni strutturali enormi, dato che accorgersi della loro presenza è molto difficile. Escono dalla trave quando ormai questa è vuota, lasciandosi alle spalle il foro di uscita, unico sintomo della loro presenza.

La durata vitale di tutti i tarli varia in base alla loro riproduzione. La temperatura e l’umidità presente nell’ambiente giocano un ruolo fondamentale per la velocità di riproduzione di questo insetto. Inoltre, le infestazioni non trattate sono destinate a durare moltissimo, poiché il ciclo larvale di queste specie varia dai 3 ai 10 anni. La durata vitale di un adulto invece è di poche settimane.

Soprattutto sul finire della primavera, le femmine di tarlo cercano un luogo adatto per depositare le loro uova. I luoghi perfetti per la deposizione delle uova sono le fessure o le crepe nei mobili di legno, nelle travi o in qualunque anfratto legnoso che mantenga una temperatura adatta per la proliferazione dei tarli. Le nostre case e appartamenti sono perfetti per il mantenimento di questa temperatura. (13-20°). Per questa ragione, è facile che questi insetti voraci invadano i nostri ambienti domestici. 

In alcuni casi, i maschi scavano appositamente dei minuscoli fori di circa un millimetro sulle superfici legnose, affinché le femmine possano trovarli e creare i loro nidi. Le larve che nasceranno da lì a breve (in media 100 esemplari) si nutriranno del legno che le circonda spingendosi sempre più in profondità, mediante delle gallerie. Al contrario di quanto si possa pensare, sono proprio le larve a creare la maggior parte dei danni nelle strutture lignee.

Vedi Anche:  Zanzare in inverno in casa

Per passare dall’età larvale all’età adulta, il tarlo si trasforma in pupa e, dopo poche settimane, concluderà il suo sviluppo. Una volta diventato adulto, “sfarfallerà”, cioè volerà via da dove si è sviluppato per accoppiarsi e trovare altri luoghi dove deporre le uova. Per fare questo, il tarlo scaverà un buco per uscire dal legno (foro di uscita) dove ha vissuto fino a quel momento, che è l’unico danno a livello estetico che possiamo constatare.

Il danno vero e proprio in realtà è all’interno della struttura. Se l’infestazione viene trascurata infatti, i tarli da legno possono creare delle vere e proprie ramificazioni di gallerie, che a lungo andare provocheranno un’instabilità della struttura interessata.

Disinfestazione dei tarli del legno: Riconoscere un'infestazione

Ma se è cosi difficile accorgerci della presenza di questi piccoli infestanti, come facciamo a sapere se proprio in questo momento si stanno nutrendo dei nostri mobili o, peggio ancora, delle assi dei nostri soffitti?

foto di larva del tarlo
Tarlo del legno piccolo

I sintomi più comuni della presenza dei tarli del legno sono:

  • Presenza di “segatura”. La segatura mescolata agli escrementi delle larve può essere trovata vicino ai mobili infestati. Solitamente, viene spinta fuori dalle gallerie dal momento in cui gli adulti scavano i fori per uscire. Può succedere che non ci facciamo caso facendo le pulizie e per questo l’infestazione può passare inosservata per lungo tempo. Cercare la presenza di segatura è molto importante per capire l’entità dell’infestazione e per distinguere la specie infestante in questione.
  • Fori di sfarfallamento. Sono i fori di uscita che gli adulti scavano per volare via. I fori nuovi si contraddistinguono da quelli vecchi per la presenza della segatura. Possono essere numerosi e danneggiare gravemente a livello estetico qualsiasi oggetto o superficie. Sono destinati ad aumentare nel caso l’infestazione non venga arginata e sono un chiaro sintomo di un’infestazione in atto.
  • Rumore di rosicchiamento. I cerambici sono la causa principale di questo particolare rumore. In caso d’infestazione, potremmo sentire due tipi di rumore. Il primo è un rumore regolare e ripetitivo emesso per attirare le femmine per l’accoppiamento. Il secondo è il normale rumore di rosicchiamento del legno che le larve emettono mentre si nutrono. Non sentire alcun rumore non significa che non ci sia un infestazione di tarli in corso, in quanto altre specie di tarlo non emettono alcun rumore.
  • Ritrovamento dei tarli morti. Dopo aver deposto le uova o essersi accoppiato, il ciclo vitale di un tarlo termina con la sua morte. Troveremo quindi la presenza di piccoli cadaveri in corrispondenza di mobili e superfici lignee, segno che l’infestazione è in corso o è appena cominciata.

Inoltre, la presenza dei tarli potrebbe causare l’arrivo di altre piaghe che a loro volta potrebbero mettere in serio pericolo la salute del legno presente in casa tua. Questi sono annoverati tra i sintomi, meno comuni, ma comunque possibili di un’infestazione grave in corso:

  • Presenza dell’acaro dei tarli. Un sintomo meno comune e sottovalutato è la presenza del nemico naturale del tarlo: il Pyemotes ventricosus. Questo insetto, che è più piccolo di un millimetro si nutre delle larve dei tarli. In caso di infestazione quindi, potrebbe succedere di avere a che fare anche con un’infestazione di acari da tarlo. Dato che loro punture causano delle piccole vesciche, è facile accorgersi della loro presenza.
  • Presenza dello scleroderma domesticus. Un altro nemico naturale del tarlo è un imenottero che, durante il suo stadio larvale, si nutre delle larve del tarlo. Quando la femmina le trova, le immobilizza e ci depone sopra le uova. Una volta che si saranno schiuse, le larve si nutriranno della larva di tarlo paralizzata. Le femmine alla ricerca di fori di tarlo possono finire sulle tende, tra le lenzuola o la biancheria. Nonostante le loro dimensioni non superino i due millimetri, le loro punture sono particolarmente dolorose e possono provocare una dermatite purulenta.
  • Molto sottovalutato è anche il fungo del legno. Le condizioni di caldo e umidità create all’interno delle gallerie dei tarli creano l’ambiente perfetto per il proliferare del fungo, di cui sono portatori i tarli stessi. Il fungo, come il tarlo, si nutre del legno, deteriorandolo e ammorbidendolo. La sua presenza quindi può mettere a dura prova la stabilità strutturale e a lungo termine può causare più danni del tarlo stesso.

In tutti questi casi, l’unico modo per liberarsi di questi parassiti aggiuntivi è disinfestare la casa dai tarli dal legno.

Disinfestazione da tarli del legno: I migliori rimedi

Oggi è possibile ricorrere a diverse soluzioni dai prezzi assolutamente accessibili. Tuttavia prima di acquistare un prodotto, ti suggeriamo di informarti a dovere sulle sue componenti e sulla sua reale efficacia. Un buon prodotto antitarlo dovrebbe avere le seguenti caratteristiche:

  • Deve contenere principi attivi (atossici) che fungano da protezione e prevenzione
  • Non deve rilasciare cattivi odori o gas
  • Non deve ungere e deve essere assorbito completamente dal legno
  • Non deve essere corrosivo per vernici o colle o per il legno stesso
  • Deve essere un prodotto riconosciuto, certificato e regolarmente venduto sul mercato.

A seconda della superficie o del tipo di oggetto che si vorrà proteggere, cambierà la modalità di applicazione.

Tarli del legno disinfestazione e prevenzione

Per le travi ,la modalità migliore per impregnare completamente il legno è l’irrorazione mediante una lancia. Se si preferisce, si può applicare il prodotto disinfestazione tarli del legno anche tramite un pennello, ma generalmente è sconsigliato. I tempi di applicazione infatti sono più lunghi e la sostanza non copre bene tutta la superficie, tralasciando le fessure. È invece fondamentale che l’antitarlo copra completamente tutta la superficie del legno, perché anche lasciare una piccola zona non coperta può rivelarsi fatale. L’obbiettivo del trattamento antitarlo è infatti rendere la superficie non invitante per il tarlo ed evitare che si posi alla ricerca di fessure.

Disinfestazione tarli legno per i mobili

Per i mobili, è consigliato effettuare una manutenzione periodica, che si articola in:

  • Manutenzione e controllo periodico del mobile in legno, cercando bene le tracce della presenza dell’infestazione, come segatura o fori di sfarfallamento.
  • Durante l’anno, è consigliabile distribuire regolarmente l’antitarlo in crema o in cera d’api con un apposito panno. È importante farlo su tutta la superficie del mobile, all’interno e all’esterno. Il prodotto renderà il mobile non invitante per il tarlo, che non sarà attratto dal posarvici sopra.
  • Sarebbe bene, nel caso ci siano i fori di sfarfallamento di un’infestazione passata, restaurare il mobile, in modo da eliminare i buchi che potrebbero attirare nuovamente le femmine a depositare le uova.

La cosa più importante per prevenire un attacco da parte dei tarli, è mantenere il legno delle nostre case nel migliore dei modi, seguendo delle semplici regole di prevenzione:

  • Esaminare accuratamente eventuali mobili nuovi prima di inserirli in un ambiente, sopratutto se sono provenienti da mercati dell’antiquariato o dell’usato.
  • Arieggiare spesso le stanze e gli ambienti dove risiedono i nostri mobili in legno o dove ci sia un soffitto di travi a vista. L’umidità infatti è la prima causa di infestazione da tarli.
  • Aprire le tende, permettendo alla luce di entrare per più tempo possibile.
  • Pulire gli spazi frequentemente, non solo per garantire l’igiene, ma anche per notare eventuali tracce di infestazione da tarli (rosume, tarli morti ecc..)

Trattamenti contro il tarlo del legno

Nel caso tu non abbia fatto in tempo ad irrorare di antitarlo la tue superfici lignee o abbia scoperto troppo tardi di avere un’infestazione di tarli in corso, è necessario intervenire con dei trattamenti antitarlo detti “curativi”.

I trattamenti curativi sono volti a curare il legno dall’infestazione del tarlo e a riportarlo, per quanto si riesca, alla sua condizione iniziale, sia strutturale che estetica. Essendo un problema difficile da trattare proprio per la natura del tarlo stesso, si consiglia di affidarsi ad uno specialista. L’intervento di un esperto permette di evitare quelle situazioni fai da te, che tamponano il problema senza risolverlo, facendoci perdere soldi e tempo prezioso.

Inoltre, trattandosi di legno è facile ricorrere a trattamenti che mettono fortemente a rischio il mobile o il manufatto, nel disperato tentativo di liberarci da questi dannosi insetti.

Quindi, anche se sembrano le soluzioni migliori, sconsigliamo fortemente di:

  • Siringare i fori di sfarfallamento con un insetticida disinfestazione tarli del legno commerciale.
  • Utilizzare una bomboletta fumigante antitarlo. Questo prodotto non arriva assolutamente in profondità e non nuoce in nessun modo il tarlo, ma ha l’unico effetto di avvelenare la casa.
  • Sigillare il mobile in una busta vaporizzandoci dentro un prodotto chimico. Si tratta di un metodo pericoloso ed inutile poiché per questo tipo di trattamento si deve usare solo certo tipo di buste sigillate. In mancanza di queste, la sostanza chimica si disperderà nel giro di poche ore, avvelenando più voi del tarlo.
  • Eliminare le parti in corrispondenza dei buchi con una sega, sperando di rimuovere anche il tarlo.
  • Utilizzare prodotti a base di permetrina. La permetrina è una sostanza tossica per il tarlo ma difficilmente riesce ad entrare nel legno e ad arrivare in profondità dove dovrebbe assolvere al suo compito. Purtroppo quindi il suo utilizzo è affiancato da prodotti che non sono specifici per il tarlo, ma servono per far penetrare la permetrina più in profondita. Comunque, anche con l’aggiunta di queste sostanze, difficilmente si riescono ad eliminare i tarli in modo capillare. Inoltre, le sostanze che compongono questi insetticidi fai-da-te sono estremamente pericolosi, tossici e troppo aggressivi nei confronti delle superfici lignee. Alcune di queste sono il kerosene, la benzina, il petrolio bianco e l’acquaragia.
Vedi Anche:  Allontanamento Piccioni

Anche se questi metodi non sono indicati per risolvere il problema dei tarli, ciò non vuol dire che tu debba gettare la spugna! Oggi ci sono numerose ditte che si occupano professionalmente della rimozione e della disinfestazione dei tarli da legno. A questo proposito, i nostri disinfestatori sono specializzati nella lotta contro il tarlo del legno. Dopo un sopralluogo accurato, sapranno capire l’entità dell’infestazione nei tuoi ambienti e stabilire il trattamento più adeguato per debellarla.

Disinfestazione da tarli del legno: Come funziona?

Durante il sopralluogo, l’esperto esegue un’analisi accurata dei mobili e del soffitto a travi, cercando eventuali segni della presenza di un’infestazione.

Un’ottima guida in questo senso si rivela il cosiddetto “rosume”. In base alla presenza di questo elemento, un occhio esperto saprà dirti di che tipo di tarlo di tratta e decidere il trattamento antitarlo migliore da utilizzare.

Oggi è possibile avvalersi di diverse tecniche per l’eliminazione dei tarli, tra cui:

  • DISINFESTAZIONE NELLA CAMERA IN ATMOSFERA MODIFICATA: La fumigazione è la tecnica più usata per eliminare i tarli dai mobili e dalle suppellettili. Prima dell’intervento vero e proprio, il mobile viene avvolto ermeticamente all’interno una specie di membrana al PVC sigillata.  Al suo interno, viene rilasciata della semplice anidride carbonica per le successive 18/20 ore. Questa ucciderà tutti i tarli (uova, larve e adulti) a motivo della mancanza di ossigeno. È importante che questo tipo di trattamento venga eseguito da mani esperte per assicurarsi che il “gas” usato sia completamente biologico e atossico. Diffida sempre da chi utilizza pesticidi e sostanze chimiche, in quanto sono state bandite dal mercato e il loro utilizzo non è più efficiente dell’anidride carbonica, oltre ad essere illegale.
  • DISINFESTAZIONE A MICROONDE: Questo tipo di tecnica è utilizzata per le travi, i pavimenti o gli oggetti di dimensioni molto grandi e inamovibili. Lo strumento a microonde fa vibrare le particelle di acqua del legno che tramite l’attrito aumentano la temperature, raggiungendo i 70 gradi nel cuore della trave (il legno arriva a sostenere fino a 200 gradi). Con il calore, è possibile eliminare qualsiasi forma di tarlo adulto, larva o uova. Oltre ad essere il miglior modo per eliminare i tarli di tutte le specie, si tratta di un trattamento completamente biologico, atossico, che non sporca e non danneggia in nessun modo legno o vernici.
  • TRATTAMENTO ANTITARLO ARIA CALDA: Meno utilizzata e meno efficace, questo trattamento prevede l’utilizzo di aria calda a 100 gradi per eliminare i tarli. L’aria viene condotta all’interno del legno tramite dei tubi che la indirizzano. Si tratta di una soluzione che viene utilizzata soprattutto per i sottotetti.

Disinfestazione tarli del legno costo

I metodi sopraindicati risolveranno probabilmente il problema che, grazie ad un buon trattamento antitarlo, non tornerà a presentarsi. I costi di questi trattamenti variano in base a:

  • Grandezza della superficie da trattare
  • Numero di mobili da trattare
  • Gravità dell’infestazione
  • Facilità di accesso alla zona da trattare

Per quanto riguarda il trattamento con le microonde, il prezzo varia dagli 80 euro ai 120 euro al metro cubo.

Il trattamento con l’anidride carbonica invece prevede un prezzo che varia dai 150 euro per i mobili di piccole dimensioni, fino a 250 per i mobili grandi.

C’è da considerare che questi trattamenti sono atossici e possono essere utilizzati dagli specialisti in totale sicurezza, mentre tu e la tua famiglia rimanete comodamente sul divano. Non c’è bisogno infatti di lasciare la casa o di trasportare i mobili in un altro ambiente.

Anche il trattamento con l’anidride carbonica viene fatto a domicilio, senza costi aggiuntivi. Se desideri richiedere un intervento professionale, sappi che la nostra azienda fornisce assistenza sia prima che dopo il trattamento, in modo da monitorare qualsiasi eventuale ritorno dei tarli. Ti ricordiamo che solo le aziende serie e affidabili come la nostra, rilasciano un certificato di garanzia che dura fino a un anno, così che si possa intervenire nuovamente in caso di mancata eradicazione dell’infestazione. Inoltre, la garanzia è estesa a tutta la vita se ogni anno, come consigliato, deciderai di acquistare un trattamento preventivo antitarlo.

Quindi, cosa aspetti? Se i tarli stanno danneggiando i tuoi mobili, non aspettare altro tempo e contattaci subito per richiedere un preventivo gratuito!

Indice: Cosa è l'HCCP?

Richiedi subito l'intervento di un esperto!

Chiama
Scrivi